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"Uccellacci e uccellini" di Pier Paolo Pasolini |
RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13088 Da: genova (GE)
| Inviato: 14-02-2007 13:15 |
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Se dovessi grare un corto, lo girerei così. Questo mi è venuto in mente quando ho visto "Uccellacci e uccellini" di Pier Paolo Pasolini. Perchè ha tutte le caratteristiche di un cortometraggio girato anche in discreta economia, che punta tutto non sul trasporto visivo atraverso le scene concatenate una all'altra, ma su ogni singola inquadratura che poco muta il campo della camera, sull'immagine del nome di una via o di un cartello che indica quanti chilometri mancano a Istanbul.
Ed in effetti la trama rischia di sfuggire via agevolmente. Tuttavia mi sono alzato dal divano con un accresciuto senso di soddisfazione, non dovuto affatto all'intrattenimento o allo svago (mancati) dovuti ai minuti di durata del film che ho visto, quanto all'approccio critico per cui quest'opera ha fatto si che optassi durante la sua visione.
Se dovessimo parlare della scadenza recitativa di tutti gli attori (Totò compreso: chi dice che è la sua migliore interpretazione? Un nastro d'argento non basta per giudicare...), butteremmo giù pagine e pagine di critica negativa su "Uccellacci ed uccellini". Idem per quanto riguarda l'impianto narrativo, pesante e poco scorrevole. Non aiuta di certo la scenografia, squallida e disomogenea. Insomma....ma allora cos'ha di positivo questo film?
Anzitutto il fatto che non esiste fotogramma che non sia carico di un'ironia pungente e assolutamente veritiera. Verrebbe da pensare addirittura che, in questa sublime accusa alla società (oltretutto lanciata attraverso gli strumenti della società sessa, rendendola quasi un'auto accusa, dato che - seppur ironiche - non ci sono scene prettamente comiche o caricate), Pasolini sia diventato un modello per certa satira americana ("I Simpson", per esempio): alcuni doppi sensi azzeccati, certe inquadrature, mi hanno richiamato lo stile comico-ironico (vorremmo dire grottesco, ma non è il termine giusto) dei simpson. Su tutte, la scena in cui Totò perde l'autobus per un pelo.
Come non parlare, poi dell'ampiezza dei temi trattati? La crisi del marxismo e dell'ideologia di sinistra nei nostri secoli, la figura dell'intellettuale di sinistra ai giorni nostri. ma il problema fondamentale è il dialogo tra le persone. Uccellacci ed Uccellini.
Parallelamente alla storia di Totò (padre) e Ninetto (figlio), c'è quella di due frati, inerpretati dagli stessi due attori - raccontata dal corvo intellettuale che affianca i due protagonisti nel loro girovagare nei campi - la cui missione è quella di portare il verbo divino ad uccellacci ed uccellini. Non volendo svelare ogni particolare di quest'opera, mi limiterò a spiegare il senso dlel'incontro tra i frati e i "falchetti" e i "passeri". Questi ultimi sembrerebbero recepire le parole dei due monaci, ma come al solito, prima o poi, accade che ci siano delle prevaricazioni da parte degli "uccellacci" i confronti degli "uccellini".
SPOILER
Allo stesso modo, il corvo intellettuale, finito il suo racconto, è quasi compiaciuto e parrebbe aver raggiunto il suo scopo (quello che i frati, nella medesima storia da lui raccotata, non erano riusciti ad ottenere): comunicare il senso dei problemi odierni ai protagonisti, problemi visti con gli occhi di un marxista.
Ma ecco, puntuale, che anche nella "vita reale" accade qualcosa che smonta ogni magica illusione di cambiare il Mondo. La fame, sempre il solito problema.
E così, il messia marxista, finisce arrosto, esattamente come accadde nella storia degli uccellacci e degli uccellini.
Beh...nulla di più vero, nulla di più aderente alla realtà.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 14-02-2007 13:26 |
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Il post che non t'aspetti.
Uno dei film più politici di Pasolini.
Se lo inquadri negli anni in cui è uscito, il potere sovversivo è ancora più grande.
L'onestà intellettuale di PPP gli faceva vedere ben oltre le immagini del suo tempo.
L'ultimo grande profeta che ha anticipato lo squallore dei nostri tempi moderni. |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13088 Da: genova (GE)
| Inviato: 14-02-2007 16:01 |
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Comunque sono anche da segnalare, in porposito, anche i titoli "di testa", che sono cantati. La colonna sonora è di Morricone, ma quella è, più che artisticamente alta, simpatica e orecchiabile.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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Danikr
Reg.: 09 Mar 2007 Messaggi: 138 Da: Crotone (KR)
| Inviato: 14-03-2007 16:11 |
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Bellissimo. L'ho comprato l'anno scorso.
Ho sempre amato il poeta, regista, recensore, scrittore PPPasolini.
Grandissimo Toto' in quel film. Bello, si commenta da solo guardandolo.
Uno dei pochi film a cui do 10. |
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